L’inflazione ha registrato un lieve rallentamento rispetto a prima. Che cosa ci dicono i nuovi dati dell’Istat?
Di questi tempi non è affatto facile sostenere i costi della vita. A causa dell’aumento dell’inflazione le materie prime, i prodotti completi o gli affitti sono diventati molto cari. Le persone stanno facendo di tutto per risparmiare, ma senza successo. Tuttavia una nuova comunicazione dell’Istat forse potrebbe tirarci su di morale.
Sono stati registrati dei dati significativi per quanto riguarda l’inflazione. A quanto pare l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, ha registrato solo un aumento dello 0,3% su base mensile. Quello della base annua, invece, è del 5,4%. La buona notizia è che era in forte crescita il mese precedente, mentre ora sembra che sia diminuito e quindi stabilizzato. Ma andiamo con ordine: continua a leggere per saperne di più!
L’inflazione rallenta in Italia, le percentuali di crescita si fermano: quali sono i servizi?
I dati dell’inflazione non erano molto positivi all’inizio. Parliamo di un +5,7% per l’indice generale e di un 5,2% per la componente di fondo. Il rallentamento, infatti, è dovuto ai prezzi energetici non ancora regolamentati, ai servizi ricreativi, culturali e per la cultura della persona e agli alimentari non lavorati. Anche i servizi relativi ai trasporti, ai beni durevoli e gli alimentari lavorati hanno contribuiti.
Le percentuali di crescita sono diminuite rispetto a prima, permettendo agli italiani di respirare un po’ di più. Purtroppo i costi degli affitti non sembra che abbiano subito delle variazioni (+3,9% attualmente), come anche i prezzi energetici regolamentati. Ciò significa che la situazione non è ancora del tutto chiara, e che servirà del tempo per capire in che maniera muoversi per combattere l’inflazione. Non è possibile fare nessun tipo di deduzione in questo caso.
Per il momento dobbiamo sperare che il Governo Meloni decida di aiutare gli italiani con la gestione dei dati Istat. Possono sembrare stabili all’apparenza, ma si tratta di informazioni che riguardano agosto e settembre. Non possiamo sapere se la situazione migliorerà o peggiorerà nel corso di queste settimane. Tenerci aggiornati sui futuri dati Istat potrà essere d’aiuto per tutti noi.