Allergia all’acqua: esiste davvero ed è chiamata anche orticaria acquagenica, si tratta di una patologia rara che a volte può compromettere la qualità della vita.
Talvolta si può manifestare un’allergia all’acqua indipendentemente dalla sua temperatura, può causare eritemi sulla pelle, caratterizzati da arrossamento e prurito intenso. I sintomi tendono a comparire dopo circa 20- 30 minuti da quando si è venuti a contatto con la sostanza, possono durare da pochi minuti fino a qualche ora, solitamente si manifestano solo nelle zone che sono state esposte all’acqua.
La reazione allergica può essere provocata anche da una quantità minima come ad esempio la pioggia, le lacrime o il sudore, ingerire il liquido di solito non provoca disturbi. Il problema infatti è prettamente cutaneo, in questi casi si deve limitare assolutamente l’esposizione all’acqua ed è inoltre fondamentale assumere farmaci come antistaminici per bloccare i sintomi.
Le cause principali non sono ancora note, in seguito ad alcuni studi ciò che è emerso è che potrebbe essere dovuta a una reazione del sistema immunitario, tra le principali ipotesi ci sarebbero dunque una produzione anomala degli anticorpi IgE, e dei fattori di predisposizione individuale.
Tra i sintomi più comuni ricordiamo, arrossamento, prurito intenso ed eritema della cute circoscritto, queste manifestazioni compaiono dopo poco il contatto diretto con la sostanza. In alcuni casi ci potrebbero essere delle conseguenze più drastiche, come ad esempio problemi ai tessuti più profondi della pelle solitamente nella zona intorno agli occhi e alle labbra, in altri casi il gonfiore potrebbe interessare anche la gola e le vie aeree causando difficoltà respiratorie.
Solitamente chi è allergico all’acqua, può comunque berla senza alcun problema, in rari casi tuttavia ingerire acqua in questa condizione potrebbe scatenare dei sintomi come gonfiore alla lingua o alla gola. Ciò accade soprattutto quando sono coinvolti anche i mastociti della mucosa orale. Il rischio è anche quello di riscontrare problemi intestinali, per questa ragione è consigliato bere l’acqua a piccoli sorsi e utilizzare la cannuccia, questa condizione può causare forte disagio anche dal punto di vista psicologico. La malattia ha un impatto significativo sulla qualità della vita quotidiana, potrebbe infatti limitare alcune attività in cui l’acqua è protagonista.
Da ciò si potrebbero manifestare problemi come ansia, depressione e angoscia. Lavarsi può essere un ulteriore problema, tuttavia il consiglio è quello di utilizzare acqua tiepida, stare il meno possibile sotto la doccia, evitare di immergersi e applicare dei prodotti delicati preferibilmente di origine naturale. Dopo essersi lavati inoltre è fondamentale asciugarsi rapidamente e in maniera delicata.
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