Una famosa influencer è finita al centro della bufera per un motivo piuttosto serio: andiamo a scoprire insieme di chi si tratta
Il marketing è uno dei pilastri della società moderna ma soprattutto della comunicazione, in grado di gestire il rapporto diretto tra cliente e azienda. Oggi, però, con l’avvento della tecnologia ha subito un enorme cambiamento e ha visto l’ideazione e la creazione di figure divenute necessarie al fine del profitto: stiamo parlando della figura dell’influencer marketing.
Questa figura, sebbene quello che si dica, è per l’azienda un valore aggiunto necessario e qualche volta può diventare anche un rischio. Recentemente, infatti, un influencer è finita nella bufera mediatica: scopriamo nel dettaglio cosa è successo.
Quando parliamo di influencer, queste rappresentano le nuove figure marketing essenziali per la vendita di beni o servizi. Il marketing, come tanti altri aspetti economici e della comunicazione, dal 1990 ad oggi ha subito un enorme cambiamento.
Con l’avvento dei social, di internet e della tecnologia che lo circonda, sono nate le figure di influencer marketing che sono persone che collaborano sponsorizzando una nicchia specifica di brand al fine di “influenzare” o meglio convincere il cliente ad acquistare quel prodotto. Insomma, si viene a creare una sorta di rapporto di fiducia tra cliente e personaggio pubblico.
Da qualche anno a questa parte, però, si sono sviluppate anche classiche influencer che non sponsorizzano un vero prodotto o servizio ma che creano novità, come nel caso di Elisa Esposito, la “maestra del corsivo”. Purtroppo, quest’ultima è finita al centro della bufera mediatica per un motivo alquanto assurdo: andiamo a vederlo insieme.
Elisa Esposito finita al centro della bufera: ma cosa è successo?
L’influencer e maestra del Corsivo, colei che ha inventato le classiche parole in una lingua tutta sua, Elisa Esposito, è finita al centro delle polemiche per un motivo alquanto serio: ha accarezzato leoni nel famoso Al Buquaish Private Zoo, zoo in cui animali selvatici di tutti i tipi sono privati della loro libertà e dignità e utilizzati per scattare foto ricordo.
I commenti sono stati molto negativi; infatti alcuni utenti hanno scritto e manifestato il loro dissenso come: “Sfruttamento di animali che vengono usati come pagliacci per i selfie di umani crudeli”, “ancora con questi scempi, pessima”, “solo i barbari rinchiudono ancora animali nelle gabbie”.